L'attivista di Black Lives Matter: "La polizia ci manganellava ma non ha toccato i suprematisti bianchi"

Parla Alexandria Maloney: "Quando il potere bianco si sente minacciato si scatena sempre una reazione"

Polizia Usa
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7 Gennaio 2021 - 17.41


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Alexandria Maloney, fondatrice e presidente di The World is Watching, una delle organizzazioni che fanno parte del movimento Black Lives Matter statunitense, ha dichiarato: “Dopo quanto avvenuto ieri, mi sento stordita, delusa, nervosa e svuotata. Stordita per le continue violenze e i gesti d’odio. Delusa per il fatto che il nostro sistema non sia riuscito a trovare una soluzione pacifica per questi nazionalisti radicali. Nervosa al pensiero che questo potrebbe ripetersi, se il movimento suprematista bianco crescerà. E svuotata in quanto donna di colore costretta a vedere queste immagini e a cui viene chiesta una soluzione”.
Maloney, che vive e lavora a Washington, conferma che nella capitale la situazione è tornata tranquilla ma pesano “le immagini e i video degli agenti di polizia o della guardia nazionale mentre lanciavano gas lacrimogeni o manganellavano i manifestanti pacifici del Black Lives Matter, persino i disabili. Ora invece nessun arresto da parte dell’amministrazione Trump tra i suprematisti bianchi che sono penetrati a Capitol Hill”. Maloney continua: “Quando il potere bianco si sente minacciato si scatena sempre una reazione. Credo che in parte ciò che è successo ieri sia dovuto anche alla conferma della vittoria del primo senatore afroamericano eletto in Georgia, con l’assegnazione del Senato ai democratici”.
Una battuta poi su Joe Biden, il presidente eletto che si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio: “Sta cercando di unire l’America – dice l’attivista – sebbene molti americani stiano facendo di tutto per aumentare le divisioni”. Su Twitter, il Black Lives Matter ieri ha denunciato: “Ciò che sta accadendo a Washington deriva da una lunga storia di violenza della supremazia bianca contro i neri. I terroristi suprematisti bianchi sono disposti a ferire, danneggiare e uccidere per proteggere se stessi e il colore della loro pelle”. 

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