Il Sultano Erdogan rifiuta di liberare il leader curdo Dermitas: "Dalla Ue decisione ipocrita"

Dermitas è in prigione del 2016, dopo il fallito colpo di Stato. Ma la sentenza della Corte ha reso chiaro che Dermitas non aveva nulla a che fare con il tentato golpe

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23 Dicembre 2020 - 13.31


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Era prevedibile che Erdogan rifiutasse di seguire l’ordine della Corte di Strasburgo di rilasciare il leader curdo Selahattin Dermitas, in prigione dal 2016 per quelli che la Corte ha definito ‘motivi politici’. Il colmo è che il Sultano ha usato praticamente le stesse motivazioni per rifiutarsi di seguire l’ordine: “È una decisione interamente politica. (…) Chiedere il rilascio di colui che è responsabile della morte di 39 nostri concittadini è una politica di doppia misura, è ipocrisia”.
Erdogan si riferisce alle violente manifestazioni del 2014 nel sud-est della Turchia, dove decine di persone sono morte. Il governo di Erdogan ha sempre indicato il partito Hdp, di cui Dermitas è l’ex leader, come responsabili dei disordini. 

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