Non ci sono (ancora) prove di mutazioni più contagiose del Coronavirus in Italia, ha detto l'Oms

Il capo delle operazioni di emergenza dell'Oms Mike Ryan: "Ci sono tante ipotesi allo studio, e questo è un fatto positivo, ma non ci sono ancora prove. È importante continuare a lavorare"

Mike Ryan
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7 Dicembre 2020 - 18.09


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Mike Ryan, capo delle operazioni di emergenza dell’Oms. in conferenza stampa a Ginevra ha risposto così alla domanda se il Coronavirus dalla Cina sia passato dall’Italia, mutando e diventanto più contagioso: “Ci sono molte ipotesi allo studio: sappiamo che ha avuto origine in Cina e che a Wuhan ha avuto una trasmissione esplosiva, poi è passato in Italia, dove ha avuto a sua volta una trasmissione esplosiva e il Paese ha sofferto molto. Ci sono tante ipotesi allo studio, e questo è un fatto positivo, ma non ci sono ancora prove. È importante continuare a lavorare per comprendere meglio l’origine e la diffusione del virus, che mostra un’evoluzione veloce nella popolazione umana”.
“Siamo al lavoro con colleghi cinesi e italiani per comprendere meglio le prime fasi di diffusione del virus”, ha aggiunto Ryan. “Gli studi a Wuhan saranno cruciali, occorre individuare non solo l’origine della pandemia, ma anche gli ospiti intermedi, per rispondere a domande fondamentali”, ha concluso Maria Van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico dell’Oms per il coronavirus.

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