La Corte Suprema ha annullato la decisione di chiudere i luoghi di culto nello stato di New York

Accolto il ricorso presentato dalle organizzazioni religiose. La decisione sulle restrizioni era stata presa dal governatore Andrew Cuomo

Chiesa stato di New York
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26 Novembre 2020 - 11.56


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Cancellate dalla Corte Suprema degli Stati Uniti le restrizioni imposte dal governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, sul numero di presenze nei luoghi di culto per contenere i contagi da Covid-19.

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La decisioneha accolto il ricorso presentato da organizzazioni religiose e dimostra il peso nel supremo organo giudiziario Usa della nuova giudice ultracattolica Amy Coney Barnett, nominata da Donald Trump in sostituzione della scomparsa Ruth Bader Ginsburg, e che ha portato dalla sua gli altri cinque giudici conservatori contro i tre di nomina democratica contrari.

Nel loro ricorso alla Corte Suprema, la diocesi cattolica di Brooklyn e l’Agudath Israel of America avevano obiettato che le restrizioni imposte dal provvedimento di Cuomo erano più severe di quelle imposte per altri luoghi pubblici e che questo confliggeva con la clausola sulla libertà di religione del Primo Emendamento della Costituzione americana.
Una tesi, questa, accolta dalla maggioranza dei giudici supremi, che nella principale motivazione alla sentenza, citata da Cnn, scrivono che le regole sui luoghi di culto dello Stato di New York “sono molto più restrittive dei regolamenti relativi al Covid posti finora all’esame della Corte, molto più stringenti di quelle adottate da molti altri enti colpiti duramente dalla pandemia e molto più severe di quelle che hanno dimostrato di essere necessarie per impedire la diffusione del virus” nei luoghi di culto.

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