Blocco Recovery Fund, la Slovenia sostiene i sovranisti polacchi e ungheresi: "Non è l'Ue a definire lo Stato di diritto"

"Solo un organo giudiziario indipendente può dire cos'è lo Stato di diritto, non una maggioranza politica", ha scritto il premier sloveno Janez Jansa

Janes Janza e Viktor Orban
Janes Janza e Viktor Orban
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

18 Novembre 2020 - 12.00


ATF AMP

La Slovenia ha deciso di affiancare la Polonia e l’Ungheria nel loro veto al bilancio europeo e quindi al Recovery Fund: “Solo un organo giudiziario indipendente può dire cos’è lo Stato di diritto, non una maggioranza politica”, ha scritto Janez Jansa in una lettera inviata il 17 novembre al presidente del Consiglio europeo Charles Michel e di cui l’agenza France Presse ha preso visione.
Solo stamattina Orban ha ribadito il verto del suo paese e ha dichiarto che l’Ue vuole ‘ricattare’ chi si oppone all’immigrazione. L’Ungheria dipende enormemente dai fondi europei, dai quali rischia di essere tagliata fuori a causa delle stringenti misure in materia di rispetto dello stato di diritto, condizione inserita come necessaria all’utilizzo dei fondi del Recovery Plan. Ma Polonia e Ungheria, entrambi stati fortemente autoritari che usano i fondi per estendere il loro potere su economia e media, potrebbero essere esclusi. 

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version