L’accusa di Obama: “I repubblicani che vanno dietro a Trump minano la democrazia”

L’ex presidente: “Biden ha chiaramente vinto le elezioni ed è un errore andare dietro a chi lancia accuse infondate”

Obama e Joe Biden
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13 Novembre 2020 - 10.16


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Per qualche estremista di destra la democrazia comincia a essere stretta e si preferiscono i metodi spicci. Ma gli Stati Uniti non sono una repubblica delle banane e il sistema democratico è consolidato.

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L’ex presidente americano Barack Obama ha denunciato i responsabili del partito Repubblicano di minare la democrazia seguendo Donald Trump nelle accuse infondate di frodi elettorali alle presidenziali.

In un’intervista alla Cbs che verrà trasmessa interamente domenica Obama ha dichiarato che il presidente eletto Joe Biden ha “chiaramente vinto” la corsa alla Casa Bianca.

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Obama ha aggiunto che le accuse di brogli e le richieste di riconteggi dipendono dal fatto che “il presidente non ama perdere”. Ma “sono molto più preoccupato dal fatto che altri Repubblicani gli vadano dietro. E’ un altro passo nella delegittimazione non soltanto della prossima amministrazione Biden ma della democrazia in generale, è una strada pericolosa”, ha detto Obama.

Obama è stato intervistato a pochi giorni dall’uscita del suo libro “A Promised Land” che parla della sua carriera politica dall’ascesa al Senato alla presidenza. Si tratta del primo di due libri che parlano anche dei suoi otto anni alla Casa Bianca. Nell’intervista, Obama spiega che il successo di Trump è stato legato alla decisione di contrastare “la mia presenza alla Casa Bianca”, come se “milioni di americani fossero spaventati dall’Uomo nero alla Casa Bianca” e a questi milioni di americani Trump “promise un elisir per la loro ansia razziale”.

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