Michael Moore: "Biden accantoni il centro codardo e guardi a sinistra"

Il regista icona della sinistra americana dopo l'elezione di Biden e i risultati non esaltanti dei dem al Congresso, tra le due anime, quella centrista e quella progressista, del partito.

Michael Moore
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12 Novembre 2020 - 18.29


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Un appello diretto e senza diplomazie: “Vedo molte persone che cercano di prendersi i meriti della sua vittoria, e di usare i loro interessi per spingerla via dalla sinistra progressista verso il centro codardo che crede che il modo migliore di sconfiggere i repubblicani sia essere semplicemente una loro versione un po’ più digeribile”. Michael Moore, il regista icona della sinistra americana, entra a gamba tesa nello scontro in atto dopo l’elezione di Joe Biden, ed i risultati non esaltanti dei dem al Congresso, tra le due anime, quella centrista e quella progressista, del partito.
“Loro pensano che perché Trump ha preso 70 milioni di voti i democratici dovrebbero rifiutare Black Lives Matter, Ocasio Cortez e qualsiasi cosa che suoni vagamente come socialismo – scrive ancora Moore in una lettera aperta al presidente eletto pubblicata sulla sua pagina Facebook – in un momento in cui la maggioranza dei nostri cittadini sotto i 35 anni, sulla base dei sondaggi, preferiscono l’idea di una socialdemocrazia piuttosto che l’avidità del capitalismo moderno”.
“Perché rischiare di perderli? Dobbiamo ascoltarli e capire perché pensano in questo modo” prosegue il vincitore dell’Oscar per Bowling for Colombine nel 2002 e della Palma d’Oro nel 2004 per Fahrenheit 9/11, esortando Biden ” a non fare lo stesso errore che un buon disposto presidente Obama fece nei suoi primi due anni”.
“Voleva che tutti andassero d’accordo, era disposto a fare compromesso su tutto, Kumbaya” scrive Moore ricordando che invece i “repubblicani avevano già deciso di bloccare qualsiasi cosa che avesse proposto Obama cosa che hanno fatto per otto anni con una disciplina e crudeltà che dobbiamo forse invidiare”.
“Non permetta che questo accada anche a lei, attacchi dal 20 gennaio come Roosevelt con gli steroidi” è l’esortazione del regista che vive in Michigan, uno degli stati chiave che è stato cruciale per la vittoria di Biden. “Non ha altra scelta, la gente sta morendo” prosegue riferendosi alla pandemia di Covid, ed affermando che il nuovo presidente dovrà agire a colpi di “ordini esecutivi” e spingere “con lusinghe, ordini e senso della vergogna” il Congresso. Ed infine invita Biden a “fare cose grandi” e rivoluzionarie come “eliminare il collegio elettorale con una legge per il voto popolare” in modo da poter eleggere direttamente il presidente.

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