Denunciati per aver protestato contro i fascisti di Forza Nuova: la procura archivia le accuse

Nella città di Ragusa la Digos aveva deferito non gli estremisti di destra ma gli antifascisti. La procura blocca tutto: "Esercitato il diritto di libertà del pensiero, tutelato dalla Costituzione"

Forza Nuova
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6 Novembre 2020 - 14.43


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Una bella notizia: era il gennaio 2018 quando a Ragusa furono indagati “per adunata sediziosa” dalla locale Digos 50 persone fra esponenti politici, rappresentanti sindacali e dell’Anpi, cittadini che protestavano per una manifestazione dell’organizzazione neofascista Forza Nuova, e pure giornalisti che esercitavano la propria professione.
Nei giorni scorsi  il tribunale della città siciliana ha archiviato le accuse, avendo “gli indagati esercitato il mero diritto di libertà di manifestazione del pensiero, tutelato dall’articolo 21 della Costituzione e il diritto di cronaca. Per una riunione sediziosa sarebbe stato necessario l’esistenza di ribellione, ostilità, eccitazione al sovvertimento delle Istituzioni pubbliche”.”
Lo afferma il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
“Su questa vicenda presentammo allora – prosegue l’esponente di Leu  – un’interrogazione parlamentare, ancora oggi senza risposta.  Comunque la sentenza del tribunale di Ragusa è una buona notizia, che ci conforta ancor di più nel richiedere lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste.”
“E sono certo che al Viminale si prenderà atto che manifestare per difendere i valori costituzionali della Repubblica – conclude Fratoianni  – di fronte a manifestazioni in contrasto con essa non può essere considerato un reato.”

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