Coronavirus, il Giappone vieta l'otori, la tradizione di bere il sake dallo stesso bicchiere

La tradizione dell'otori pare risalga all'epoca in cui Okinawa e le isole Ryukyu erano un regno indipendente, cioè tra il XV e il XIX secolo.

Awamori
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21 Ottobre 2020 - 20.57


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Una pratica tradizionale giapponese, l’otori (il bere il sake tipico di Okinawa, chiamato awamori, passandosi un unico bicchiere) è stata vietata dalla prefettura da cui dipende l’isola di Okinawa perché potrebbe essere un veicolo di contagio per il Covid-19.
Okinawa ha registrato un aumento dei contagi nel mese di ottobre, tanto che oggi è l’area del Giappone in cui il numero di infezioni per 100mila abitanti è più alta. Più che a Tokyo. In particolare è nell’isola di Miyakojima, nota per i suoi locali, che il focolaio si è sviluppato con più forza. 
La tradizione dell’otori pare risalga all’epoca in cui Okinawa e le isole Ryukyu erano un regno indipendente, cioè tra il XV e il XIX secolo. Accanto a questa esistono altri riti e cerimonie in cui ci si passa il bicchiere. Una di queste si chiama yoron kenpo.

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