Bill Gates: "A gennaio arriva il vaccino. Ma non darlo ai paesi poveri sarà un disastro"
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Bill Gates: "A gennaio arriva il vaccino. Ma non darlo ai paesi poveri sarà un disastro"

Le parole di Bill Gates: "Non dare il vaccino ai Paesi più poveri una catastrofe morale"

Bill Gates
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30 Settembre 2020 - 07.46


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Ha ragione da vendere. Il virus deve smettere di circolare in tutto il pianeta se no non andrà mai via.

“Con ogni probabilità un vaccino sicuro ed efficace contro il Covid-19 sarà disponibile all’inizio del prossimo anno. Anzi, ce ne sarà forse più d’uno”. Le parole di Bill Gates al Corriere della sera non sono solo una speranza ma anche un monito: “Occorre assicurarsi che vi sia l’effettiva capacità di produrre miliardi di dosi di vaccino, trovare i finanziamenti per realizzarla e individuare le strategie più idonee per la sua distribuzione”.

I nuovi modelli di previsione elaborati dalla Northeastern University ci aiutano a capire che cosa accade se la distribuzione del vaccino è così disuguale. I ricercatori hanno analizzato due possibili scenari. Nel primo, i vaccini vengono distribuiti a tutti i Paesi in base al numero degli abitanti. Nel secondo, troviamo una situazione che si avvicina di molto a ciò che sta accadendo in questi giorni, ovvero che i cinquanta Paesi più ricchi del pianeta avranno a disposizione i primi due miliardi di dosi di vaccino. In questo scenario, il virus continuerà a diffondersi incontrollato per quattro mesi in tre quarti del globo. E vedremo raddoppiare il numero delle vittime.

Sarebbe una catastrofe morale. Il vaccino trasforma il Covid-19 in una malattia prevenibile e non tutti possono vaccinarsi. Ma non è l’unico problema. 

In questo scenario, diventeremmo tutti come l’Australia e la Nuova Zelanda: due Paesi che hanno goduto di lunghi periodi con pochissimi casi di contagio all’interno dei propri confini, ma che vedono le loro economie ancora penalizzate, perché i loro partner commerciali sono in lockdown. E di tanto in tanto, un nuovo portatore del virus attraverserà il Pacifico del Sud, per creare nuovi focolai di infezione. Questi focolai hanno la tendenza ad aumentare ed espandersi: di qui la necessità di nuovi lockdown per scuole e uffici.

 

E malgrado il loro surplus di vaccini, anche le nazioni ricche rischiano di infettarsi nuovamente, perché non tutti saranno disposti a vaccinarsi. L’unico modo per eliminare la minaccia di questa malattia in qualche luogo è quello di eliminarla in tutti i luoghi.

 Una volta assicurata la capacità produttiva e reperiti i finanziamenti, occorre rafforzare i servizi sanitari, per garantire personale e infrastrutture in grado di distribuire i vaccini alla popolazione mondiale. Abbiamo molto da imparare dagli sforzi tuttora in corso per eradicare la poliomielite. 

In altre parole, la battaglia per sconfiggere il Covid-19 ci consentirà di mettere in piedi un sistema che potrebbe ridurre il rischio di nuove pandemie negli anni a venire.

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