Scontro Biden-Trump, l'analisi del pubblicitario Luciano Nardi: "Sarà una guerra mediatica"

Il pubblicitario: "Assisteremo a quella che tecnicamente definiamo una 'communication-war', dove soltanto in questi ultimi giorni Biden è passato in vantaggio"

Joe Biden e Donald Trump
Joe Biden e Donald Trump
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29 Settembre 2020 - 14.40


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C’è molta attesa per il primo match televisivo tra Joe Biden e Donald Trump questa sera (orario Usa) e, come spiega Luciano Nardi, tra i più riconosciuti pubblicitari italiani e vincitore dei più importanti premi internazionali in materia di comunicazione, sarà uno scontro prevalentemente mediatico, che presciderà dalle tematiche: “Assisteremo a quella che tecnicamente definiamo una ‘communication-war’, dove soltanto in questi ultimi giorni, con lo scoop del New York Times, Biden è balzato in una indiscutibile posizione di vantaggio”. 
“Il fatto di non aver pagato tasse – ragiona l’esperto di comunicazione – fa di Trump una persona ‘sleale’ di fronte alla comunità americana, che sul tema è parecchio integralista. Ma soprattutto il fatto di aver cumulato debiti enormi con le sue aziende – continua Nardi – più che renderlo debole agli occhi dell’opinione pubblica a stelle e strisce, cosa che comunque ritengo non sia decisiva nel sentimento americano, lo rende principalmente un uomo e manager ‘incapace’. E questo invece è poco ‘digeribile’ proprio per il suo elettorato”.
“Ma attenzione – spiega il pubblicitario – questa posizione di svantaggio e imbarazzo potrebbe diventare l’arma letale in mano a Trump per ribaltare Biden durante la battaglia mediatica di stanotte”. “Mi immagino un Biden con la possibilità di tirare un ‘rigore a porta vuota’ e Trump pronto a ‘incendiare lo stadio’, anche con un’invasione di campo fisica e dialettale nei confronti del suo avversario, tirando fuori il meglio di sé in questo contesto: ovvero il peggio”, conclude Nardi.

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