L'accusa di Rohani: "Schiacciati dalle sanzioni come gli afroamericani sotto i poliziotti"

Il presidente iraniano nel suo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite: "L'Iran è sempre stato coerente con l'Accordo sul nucleare malgrado le violazioni da parte degli Stati Uniti".

Hassan Rohani
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22 Settembre 2020 - 17.52


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“Il trattamento degli afroamericani da parte della polizia americana ci ricorda il modo in cui siamo trattati noi, una stretta al collo di un Paese indipendente”: lo ha affermato il presidente iraniano Hassan Rohani nel suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
“Durante l’epidemia abbiamo vissuto tutti un periodo difficile, ma di più in Iran che invece di forme di cooperazione deve affrontare le sanzioni più dure mai approvate che fra l’altro sono in violazione della Carta delle Nazioni Unite”, ha aggiunto assicurando il ruolo di pacificatore di Teheran nelle diverse crisi regionali, dall’Afghanistan alla Siria.
“L’Iran è sempre stato coerente con l’Accordo sul nucleare malgrado le violazioni da parte degli Stati Uniti. Un Paese come questo non merita sanzioni”, ha aggiunto Rohani sottolineando che il suo Paese non intende rinunciare alla sua libertà consentendo interferenze straniere. “Non siamo merce di scambio nelle elezioni americane e nella politica americana. Oggi è arrivato il momento di dire no alla prevaricazione, ora è il momento delle scelte giuste”, ha aggiunto.

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