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Continuano gli arresti di massa a Minsk, in Bielorussia, dove l’esercito si è schierato contro i manifestanti che continuano a protestare per la vittoria di Lukashenko alle elezioni. Una protesta che si è svolta per la sesta domenica consecutiva e che ha visto soldati in uniforme e armati con fucili d’assalto schierati al palazzo della Repubblica e nelle strade limitrofe. Le autorità hanno chiuso le stazioni della metropolitana e interrotto il collegamento a Internet.
Notevole è anche la presenza della polizia di guardia al palazzo presidenziale di Lukashenko, dove il presidente è apparso due volte armato di Kalashnikov.