La polizia americana ha ucciso l'uomo accusato di aver sparato ad un sostenitore di Trump

Michael Reinoehl, 48 anni, era accusato di aver sparato e ucciso Aaron Jay Danielson, un sostenitore di Trump morto negli scontri di Portland tra i manifestanti di Black Lives Matter e i sostenitori del presidente.

Michael Reinoehl
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4 Settembre 2020 - 08.17


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La polizia americana ha ucciso in una sparatoria Michael Reinoehl, 48 anni, accusato di aver sparato e ucciso Aaron Jay Danielson, un sostenitore di Donald Trump, morto negli scontri di Portland tra i manifestanti di Black Lives Matter e i sostenitori del presidente.
Reinoehl aveva diversi precedenti: era stato fermato a luglio durante una manifestazione di Black Lives Matter con una pistola carica. L’uomo aveva praticamente ammesso di aver ucciso Danielson, sostenendo di non aver avuto scelta, perché pensava che lui è un amico stessero per essere accoltellati. 
“Molti avvocati suggeriscono che non dovrei nemmeno dire nulla, ma sento che è importante che il mondo sappia almeno un po’ di ciò che sta realmente accadendo”, ha sostenuto Reinoehl al telegiornale Vice News. “Non avevo scelta. Voglio dire, io, avevo una scelta. Avrei potuto sedermi lì e guardarli uccidere un mio amico di colore. Ma non l’avrei permesso”.
Danielson era stato colpito a morte da un colpo al petto il 29 agosto scorso dopo che una carovana di sostenitori di Trump, composta da circa 600 auto, si era scontrata con i manifestanti Black Lives Matter mentre stavano attraversando il centro. Il video girato da un live-streamer sembrava mostrare Danielson, un membro del gruppo di destra Patriot Prayer, mentre spruzzava spray al peperoncino appena prima di essere colpito.

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