Coronavirus, anche l'Austria corre ai ripari: controlli severi per chi torna dalle vacanze
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Coronavirus, anche l'Austria corre ai ripari: controlli severi per chi torna dalle vacanze

Chi rientra deve avere un test per il coronavirus con esito negativo non più 'vecchio' di 72 ore o rispettare una quarantena obbligatoria di dieci giorni

Coronavirus in Austria
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15 Agosto 2020 - 10.14


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Tutti lo sanno: in piena pandemia sarebbe stato saggio mantenere chiuse le frontiere e anche limitare al massimo gli spostamenti tra regioni.
Ma le ragioni dell’economia hanno prevalso sui rischi. E ora che in Europa ci sono segnali di seconda ondata si corre ai ripari.
 Controlli più severi ai confini austriaci per chi rientra dalle vacanze nel mezzo della pandemia di coronavirus. A volerli è il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che considera “preoccupanti i numeri attuali”.
Dopo esser stati in una delle 30 zone considerate a rischio, chi rientra in Austria deve avere un test per il coronavirus con esito negativo non più ‘vecchio’ di 72 ore o rispettare una quarantena obbligatoria di dieci giorni. “Servono controlli più severi”, ha detto al giornale Oesterreich, senza escludere la possibilità di effettuare i test direttamente al confine.
Tra le zone considerate a rischio, la Spagna, la Bulgaria, la Romania, la Russia, la Svezia e gli Stati Uniti. Da lunedì, ha detto Kurz, chi rientra dalla Croazia deve avere con sé un test per il coronavirus con risultato negativo. “C’è una massiccia introduzione del virus dalla Crozia – ha aggiunto – Dobbiamo fare tutto il possibile per fermare la diffusione del virus senza un nuovo lockdown”.

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