Una scelta responsabile e apprezzabile, soprattutto se da parte di un paese già provato dalla vecchia crisi economica e pi dalla crisi Covid e che ha nel turismo una grande fonte di reddito: di fronte alla ripresa dei contagi del coronavirus, la Grecia ha deciso una serie di restrizioni nelle aree più turistiche.
Fino al 24 agosto viene imposta la chiusura a mezzanotte di bar e ristoranti nelle aree di Atene, Salonicco e gran parte delle isole.
Vengono vietati anche i raduni di più di 50 persone, eccetto nei luoghi come cinema e teatri dove sono previste speciali misure di protezione. A Poros, Paros e Antiparos sono vietate riunioni di oltre 9 persone e viene imposto l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Le mascherine sono obbligatorie anche nei campi militari e nelle strutture di accoglienza per migranti e rifugiati, riferisce l’agenzia stampa Ana-Mpa.
Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha rivolto a tutti un appello a indossare la mascherina e mantenere le distanze. “Voglio fare un’appello speciale ai giovani – ha poi detto, citato dal sito Ekathimerini – siate prudenti, prendete cura di voi stessi. Non siete invulnerabili e in particolare non lo sono i vostri genitori e i vostri nonni”.
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