Una fanatica complottista 'trumpiana' verso un seggio al Congresso
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Una fanatica complottista 'trumpiana' verso un seggio al Congresso

Marjorie Taylor Greene è quasi certa di essere eletta in Georgia: sarebbe la prima sostenitrice della teoria QAnon, secondo cui traditori dello "stato profondo" complottano contro Trump

Marjorie Taylor Greene
Marjorie Taylor Greene
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12 Agosto 2020 - 15.51


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Lei è un’altra rappresentante del degrado reazionario di un’manità retrograda e profondamente piena di odio.
Un’imprenditrice Usa che ha espresso sostegno per la teoria complottista QAnon, diffusa tra i seguaci del presidente Donald Trump, ha ottento la nomination del partito repubblicano per un seggio alla Camera dei deputati.

Marjorie Taylor Greene è quasi certa di essere eletta nel 14esimo distretto della Georgia, molto conservatore, e di diventare la prima sostenitrice della teoria QAnon, secondo cui traditori dello “stato profondo” complottano contro Donald Trump, a entrare al Congresso. Nelle ultime settimane vari social media hanno preso iniziativa contro QAnon: Twitter ha bandito centinaia di account legati al movimento che l’Fbi considera una potenziale minaccia terroristica interna e TikTok ne ha bloccato gli hashtag.

Al di là del sostegno a QAnon, Greene si è posizionata come una forte sostenitrice di Trump, pro-armi, pro-muro al confine e anti-abortista. Molti esponenti repubblicani l’hanno attaccata nei mesi scorsi quando sono emersi video in cui offendeva ebrei, neri e musulmani.

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L’imprenditrice, che insieme al marito possiede un’impresa di costruzioni, ha battuto il neurochirurgo John Cowan alle primarie repubblicane. “L’establishment del GOP (il Partito Repubblicano), i media e la sinistra radicale hanno impiegato mesi e milioni di dollari per attaccarmi. Stasera la gente della Georgia si è alzata in piedi e ha detto che non saremo intimiditi e non crediamo a quelle bugie”, ha scritto la Greene su Twitter dopo il risultato. “Sono entusiasta di essere il prossimo membro del Congresso di GA 14. Dio benedica l’America”. Greene a novembre sfiderà il democratico Kevin Van Ausdal, ma dovrebbe vincere senza problemi. Nel 2018 il repubblicano Tom Graves, che non si è ricandidato, ottenne il 76% dei voti.

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