Beirut, incidente o attentato? Tutte le ipotesi sull'esplosione
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Beirut, incidente o attentato? Tutte le ipotesi sull'esplosione

L'unica cosa che sembra certa è che l'esplosione è stata provocata da 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio. Ma sulla causa, le ipotesi sono almeno tre.

Esplosione a Beirut
Esplosione a Beirut
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5 Agosto 2020 - 09.10


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Il Libano da mesi non conosce pace: una crisi economica senza precedenti, aggravata dal Coronavirus ha portato il paese a proteste di massa e a violenti scontri nelle strade, che hanno portato il paese al collasso. L’esplosione al porto di Beirut è il colpo di grazia, e l’ipotesi che non si sia trattato di un incidente è già nell’aria, mentre ancora si scava per recuperare chi è rimasto sotto le macerie. 
L’unica cosa che sembra certa è che l’esplosione è stata provocata da 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio sequestrate su un mercantile nel 2014 e stipate in un magazzino del porto. Ma sulla causa, le ipotesi sono molte, e non escludono anche la pista terroristica oppure un modo per distrarre la popolazione dall’imminente verdetto per l’omicidio dell’ex primo ministro Rafiq Hariri.
Ipotesi attentato
Sostenitore dell’ipotesi attentato è Donald Trump: a

poche ore dalle esplosioni, il presidente Usa ha espresso la propria vicinanza e offerto assistenza al Libano, parlando di un “terribile attacco”. Il tycoon è stato però smentito da fonti della Difesa americana che hanno dichiarato che, al momento, “non ci sono indicazioni sul fatto che possa essersi trattato di un attentato”. In un Paese dilaniato dalla crisi economica e dalle rivalità interne, l’ipotesi resta comunque sul piatto.

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Per alcuni non sarebbe da escludere, infatti, che la tragedia sia stata architettata da Hezbollah per destabilizzare il Libano. Per altri, invece, potrebbe essersi trattato di un attacco venuto dall’esterno contro un deposito di armi proprio di Hezbollah e dei suoi alleati iraniani. In questo caso, la responsabilità viene attribuita a Israele o i Paesi del Golfo. Dal canto suo, lo Stato guidato da Benjamin Netanyahu crede all’ipotesi incidente. 
L’omicidio di Hariri
Altra ipotesi in campo è quella secondo cui si sia trattato di una mossa per distogliere l’attenzione dall’imminente verdetto dell’Onu sull’omicidio dell’ex primo ministro libanese Rafiq Hariri, ucciso il 14 febbraio 2005 da un’autobomba insieme ad altre 22 persone. Per il delitto il dito venne subito puntato contro Hezbollah, alleato con il regime siriano di Assad e sostenuto dall’Iran. In questo caso, quindi, la responsabilità viene attribuita alla Siria e al movimento sciita di Hassan Nasrallah, alleato di Assad alla cui influenza Hariri voleva sottrarre il Libano. 
Cosa è il nitrato di ammonio
Il nitrato di ammonio NH4NO3 è un diffuso fertilizzante azotato, si ottiene dall’ammoniaca e dall’acido nitrico. Appare in forma di sale cristallino incolore. Se scaldato assume forma gassosa.

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È un composto molto stabile che esplode solo se collegato a un detonatore. È quindi usato spesso anche per sostituire la dinamite. È stato utilizzato nell’agosto 1995 per l’attentato di Oklahoma City, che ha provocato la morte di 168 persone, attuato da fanatici bianchi americani. È stato usato anche nel novembre 2002 per l’attentato di Bali che ha provocato la morte di 202 persone. Se ne sono spesso serviti anche gli indipendentisti irlandesi dell’Ira. 

Oltre che come esplosivo e come fertilizzante il nitrato di ammonio può servire da propellente solido per razzi, è utilizzato per i fuochi d’artificio o per la produzione di gas composti dell’azoto. Viene prodotto industrialmente dagli anni Trenta.

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