La figlia di Erdogan in difesa dei diritti delle donne e della Convenzione di Istanbul
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La figlia di Erdogan in difesa dei diritti delle donne e della Convenzione di Istanbul

La figlia del Presidente interviene nel dibattito in Turchia sul possibile ritiro del Paese dalla Convenzione di Istanbul, perché considerata una minaccia alla famiglia tradizionale

Sumeyye Erdogan Bayraktar
Sumeyye Erdogan Bayraktar
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4 Agosto 2020 - 11.02


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C’è un dibattito in Turchia sul possibile ritiro del Paese dalla Convenzione di Istanbul, ossia la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, perché considerata dai conservatori una minaccia per la famiglia tradizionale turca. Evidentemente, per i reazionari turchi picchiare la moglie è una tradizione da preservare. 
Non la pensa però così Sumeyye Erdogan Bayraktar, figlia del Presidente Erdogan e numero due dell’organizzazione Kadem, un’Associazione a difesa dei diritti delle donne. Per Kadem, “non si può parlare di ‘famiglia’ se una parte è oppressa dalla violenza” e la “Convenzione di Istanbul è il primo protocollo internazionale che garantisce protezione alle donne contro ogni forma di violenza in quadro legale”.
L’associazione aggiunge: “Sostenere che questa Convenzione legittimi gli orientamenti omosessuali dimostra quantomeno malafede”. Attenzione però a non pensare che Kadem sia un’associazione a favore dei diritti delle persone Lgbt: per l’associazione, infatti, i movimenti Lgbt sono immorali e rappresentano una minaccia per il proseguimento delle generazioni. 

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