Alcuni parlano apertamente di seconda ondata: il governo belga ha annunciato l’inasprimento delle restrizioni in vigore per contrastare la diffusione dell’epidemia di coronavirus, senza tuttavia ricorrere ad un lockdown generalizzato malgrado l’incremento dei casi registrato negli ultimi giorni.
“I dati epidemiologici sono preoccupanti e siamo molto preoccupati”, ha commentato in conferenza stampa la premier Sophie Wilmès al termine di una riunione del Coniglio nazionale per la sicurezza.
Data la situazione il numero di altre persone con cui ciascun belga può avere contatto è stato abbassato da 15 a cinque, per le prossime quattro settimane; gli eventi pubblici avranno una partecipazione massima di cento spettatori all’interno e duecento all’esterno, con obbligo di mascherina.
Inoltre, verrà incentivato il telelavoro il ricorso al quale – ha deplorato Wilmès – è andato via via scemando.
Il Belgio è il Paese europeo con uno dei peggiori rapporti fra decessi per Covid-19 e popolazione, circa 850 per milione di abitanti.
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