Fucili puntati ai manifestanti: incriminata la coppia razzista di St. Louis
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Fucili puntati ai manifestanti: incriminata la coppia razzista di St. Louis

I McCloskey, che intanto sono diventati una sorta di eroi per la destra americana, si sono immediatamente definiti vittime di un sopruso giudiziario.

Mark e Patricia McCloskey
Mark e Patricia McCloskey
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21 Luglio 2020 - 14.44


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Mark e Patricia McCloskey, la coppia di St Louis che ha puntato i fucili contro i manifestanti di un corteo di Black Lives Matter, è stata incriminata. Qualche settimana fa c’era stata una perquisizione nella loro casa e alcune armi erano state sequestrate. I due hanno affermato che la loro era legittima difesa. Ma la procuratrice distrettuale, Kim Gardner, ha affermato che “è illegale usare le armi per minacciare persone che partecipano ad una protesta non violenta”. La procuratrice non ha disposto l’arresto della coppia, proponendo come pena un periodo di affidamento ai servizi sociali.
I McCloskey, che intanto sono diventati una sorta di eroi per la destra americana, con Donald Trump che è stato tra i primi a rilanciare il video che li mostra armati ora usato dalla sua campagna durante gli eventi elettorali, si sono immediatamente definiti vittime di un sopruso giudiziario. “È un mondo completamente alla rovescia – ha detto il marito ai microfoni della conservatrice Fox News – la procuratrice evidentemente pensa che il suo lavoro non è proteggerci dai criminali, ma proteggere i criminali da noi”. 
Il loro avvocato, Joel Schwartz, ha ribadito che i loro clienti non hanno commesso alcun crimine e quindi non intendono dichiararsi colpevole, requisito necessario perché la pena detentiva, che per queste incriminazioni può arrivare a 4 anni di prigione, si trasformi in affidamento ai servizi sociali.
Ma il governatore del Missouri, Mike Parson, li difende a spada tratta affermano di essere pronto a graziarli se condannati: “non penso che passeranno neanche un giorno in carcere”, ha twittato il repubblicano affermano che non intende “permettere che cittadini che rispettano la legge siano presi di mira per aver esercitato il loro diritto costituzionale”.
Il riferimento è al famoso secondo emendamento che afferma il diritto a possedere e portare un’arma, anche se esperti legali concordano con Gardner affermano che questo non dà il diritto di puntare l’arma contro un’altra persona che non costituisce una minaccia.
 Il governatore ed altri esponenti repubblicani dello stato hanno intanto chiesto che venga avviata un’inchiesta per violazione dei diritti civili contro la prima procuratrice afroamericana della città che sta ricevendo minacce di morte, messaggi di insulti razzisti da tutto il Paese.
Ma questo non sta piegando la sua azione: “È preoccupante che dimostranti pacifici siano stati accolti con armi e violenza, dobbiamo proteggere il diritto di manifestare pacificamente”, ha detto definendo gli attacchi repubblicani contro di lei sono l’equivalente moderno delle azioni razziste del Ku Klux Klan.

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