La vittoria dei Sioux: il giudice blocca l'oleodotto voluto da Trump
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La vittoria dei Sioux: il giudice blocca l'oleodotto voluto da Trump

l giudice James E. Boasberg, della Corte distrettuale del Distretto di Columbia, ha stabilito che la costruzione non è stata conforme agli standard ambientali.

La protesta dei Sioux
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7 Luglio 2020 - 09.59


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Un altro passo falso per il miliardario xenofobo amico dei soldi e nemico della natura; un giudice americano ha ordinato la sospensione della produzione del controverso Dakota Access Pipeline, l’oleodotto che ha provocato vibrate proteste della tribù Sioux e degli attivisti di tutto il mondo preoccupati per il suo impatto ambientale.

Il giudice James E. Boasberg, della Corte distrettuale del Distretto di Columbia, ha stabilito che la costruzione dell’oleodotto non è stata conforme agli standard ambientali.

La sentenza del giudice, riferisce la Bbc, richiede che l’oleodotto sia svuotato entro 30 giorni in modo da consentire una nuova revisione ambientale.

La decisione rappresenta un successo per i Sioux della riserva Standing Rock del North Dakota che dal 2016 lottano strenuamente contro questo progetto, raccogliendo consensi e manifestazioni di sostegno in tutto il mondo.

Un’analoga decisione era già stata presa dai giudici Usa per il Keystone XL Pipeline, che avrebbe dovuto collegare la provincia canadese di Alberta con il Texas.

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Entrambi i progetti sono stati fortemente sostenuti dal presidente Donald Trump, dopo che erano stati bloccati dal suo predecessore Barack Obama.

Il Dakota Access Pipeline, lungo circa 1.900 chilometri, è stato completato nel 2017 e può trasportare circa 570.000 barili di petrolio al giorno attraverso quattro stati, dal North Dakota alle raffinerie dell’Illinois.

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