Brasile in piazza contro Bolsonaro: per il 68% dei brasiliani è una minaccia per la democrazia
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Brasile in piazza contro Bolsonaro: per il 68% dei brasiliani è una minaccia per la democrazia

In strada movimenti sociali e partiti dell'opposizione. Insieme per difendere i diritti delle minoranze, dai popoli indigeni alla comunità Lgbt e protestare contro il negazionismo anti-Covid

Jair Bolsonaro
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29 Giugno 2020 - 20.57


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Tutti contro il fascista e negazionista al potere: Rio de Janeiro e San Paolo sono state l’epicentro delle proteste contro il presidente brasiliano Jair Bolsonaro andate in scena in varie città del paese.
In strada movimenti sociali e partiti dell’opposizione. Insieme per difendere i diritti delle minoranze, dai popoli indigeni alla comunità Lgbt.
Bolsonaro è sotto accusa anche per la gestione dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Stando alle cifre fornite dal governo il Brasile è il secondo paese al mondo dopo gli Stati Uniti per numero di contagi, più di un milione e trecentomila, mentre le vittime finora sono state circa 57mila.
Le manifestazioni contro il presidente brasiliano si sono svolte anche in vari paesi europei, dal Regno Unito alla Germania, dall’Austria alla Svizzera.
Non sono mancati gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine: nella notte la polizia ha arrestato 16 persone a San Paolo.

Per il 68% dei brasiliani “democrazia minacciata” Secondo un sondaggio Datafolha pubblicato oggi il 68% dei brasiliani ritiene che le manifestazioni degli ultimi mesi contro il Congresso, il parlamento, siano minacce alla democrazia, In molte di queste manifestazioni tenute negli ultimi mesi, era presente il presidente Jair Bolsonaro, che questa domenica non ha partecipato a quelle tenute dai suoi sostenitori vicino al Congresso e presso la sede dell’esercito a Brasilia.

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Il sondaggio pubblicato sul quotidiano Folha de Sao Paulo è stato condotto su un campione di 2.016 persone per via telefonica tra il 24 e il 26 giugno.

L’81% degli intervistati considera minacce alla democrazia le ‘fake news’ e le intimidazioni lanciate dai social network contro i giudici della Corte suprema federale, mentre il 17% ritiene che queste azioni siano innocue. Il sondaggio pubblicato oggi segue un altro studio pubblicato domenica su Folha, dove il 75% dei cittadini ha dichiarato il proprio sostegno al sistema democratico.

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