Alla fine l'Alaska si decide e rimuove il Magic bus di Into the wild. "Sono morti troppi turisti"
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Alla fine l'Alaska si decide e rimuove il Magic bus di Into the wild. "Sono morti troppi turisti"

Nel 1992 era diventata la casa dell’avventuriero 24enne Chris McCandless, morto per fame e stenti proprio in quel bus

Into the wilde
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19 Giugno 2020 - 17.40


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Il ‘Magic Bus’, divenuto famoso in tutto il mondo per il film ‘Into The Wild’, è stato rimosso: un elicottero dell’esercito americano lo ha agganciato e portato via. Le autorità dell’Alaska sono state costrette alla rimozione dopo che diversi turisti erano finiti nei guai o addirittura morti per raggiungerlo.

Il mezzo abbandonato si trovava nel Denali National Park, luogo selvaggio e incontaminato, dagli anni ’60; nel 1992 era diventata la casa dell’avventuriero 24enne Chris McCandless, morto per fame e stenti proprio in quel posto. La sua ricerca di libertà fino alle estreme conseguenze è stata raccontata dallo scrittore Jon Krakauer nel libro ‘Into The Wild’ e portata sul grande schermo nel 2007 dal regista Sean Penn. Il film ha avuto un successo planetario e il Magic Bus era diventato una meta d’attrazione per i turisti, nonostante si trovasse a 50 km dalla cittadina più vicina e, per raggiungerlo, si dovesse attraversare un fiume.
Tra il 2009 e il 2017 erano state allestite 15 operazioni di salvataggio di turisti che, pur di vederlo, si erano messi nei guai. Innumerevoli gli incidenti, non tutti a lieto fine: un brasiliano ad aprile è stato evacuato, due turisti sono affogati nel tentativo di guadare il fiume. Ci sono stati persino cinque italiani che, a febbraio, hanno dovuto essere messi in salvo.

Come ha spiegato il sindaco Clay Walker, il bus era diventato “un’attrazione pericolosa” ed è stato quindi un “sollievo” rimuoverlo. “Allo stesso tempo – ha aggiunto – è parte della nostra storia e si prova un po’ di agrodolce a vedere un pezzo della nostra storia andare via”. Non è chiaro cosa succederà al mezzo: le autorità dell’Alaska hanno fatto sapere che lo terranno in un “luogo sicuro” finché non sarà presa una decisione.

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