Al di là degli eccessi qualche ragione c’era perché alcuni personaggi sono imbarazzanti: nella campagna per la rimozione delle statue considerate legate a razzismo e oppressione, cade anche quella che a Oxford commemora Cecil Rhodes, il controverso politico britannico fondatore della Rhodesia.
I governatori dell’Orel College della prestigiosa università hanno votato per la rimozione della statua del colonialista britannico.
La decisione è una risposta a una fiera campagna condotta sotto la Rhodes Must Fall. I suoi militanti hanno definito l’annuncio “pieno di speranza” e hanno avvertito che staranno attenti affinché alle parole seguano i fatti.
Secondo loro la statua è un simbolo di imperialismo e razzismo. “Finché la statua di Rhodes non cesserà di adornare la facciata dell’Oriel College presso la High Street di Oxford”, ci saranno ancora proteste sull'”iconografia imperiale e coloniale”, hanno precisato.
I governatori dell’Orel College hanno chiarito di essere consapevoli pienamente “dell’impatto che questi decisioni potrebbero avere in Gran Bretagna e nel mondo”.
Rhodes, se da un lato è stato uno strenuo promotore dell’imperialismo britannico, è stato anche lo sponsor di molte borse di studio all’università.
Ma nel bilancio delle due cose le borse di studio non cancellano gli orrori e gli abusi del razzismo.