L'orrore: scoperte fosse comuni in una città libica controllata da Haftar
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L'orrore: scoperte fosse comuni in una città libica controllata da Haftar

Le milizie del generale della Cirenaica sono fuggite negli scorsi giorni e le truppe di Tripoli hanno trovato almeno 8 fosse comuni, con dentro civili tra cui donne e bambini

Fosse comuni
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11 Giugno 2020 - 20.59


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“Un orrore”
Così le Nazioni Unite hanno definito la macabra scoperta di alcune fosse comuni a Tarhuna, una città libica ad appena 80 km da Tripoli controllata fino a pochi giorni fa dalle milizie del generale Khalifa Haftar. Nella fossa, sono tutti civili, compresi donne e bambini. 
Secondo il Ministro dell’Interno libico Fathi Bishaga “ci sarebbero decine di copri bruciati ritrovati all’interno di un container”, e poi almeno 8 fosse comuni scopere in varie zone della periferia della città. 
Le milizie di Haftar non sono state le uniche a occupare Tharuna. Anche una banda criminale, la ‘Nona Brigata’, guidata dai fratelli Kaniat, ha spalleggiato Haftar e combattuto contro le milizie di Tripoli. Negli ultimi giorni sono fuggiti verso Bani Walid e poi verso Jufra. 
La missione Onu in Libia ha chiesto che “le autorità conducano indagini rapide, efficaci e trasparenti su tutti i presunti casi di decessi illegali”: “Accogliamo con favore la decisione odierna – prosegue l’Onu – di istituire un comitato per esaminare questo aspetto e invitiamo i suoi membri a intraprendere prontamente il lavoro volto a proteggere le fosse comuni, identificare le vittime, stabilire le cause di morte e riportare i corpi ai parenti prossimi”.

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