Nel giorno dei funerali di George Floyd Trump si scatena: "Dovevo mandare la guardia nazionale subito"

Il miliardario: ""Avrei dovuto lasciare che la polizia facesse il proprio lavoro e mandare la Guardia Nazionale il primo giorno, non il quarto!".

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9 Giugno 2020 - 17.56


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Un miserabile che non riesce a tacere nemmeno nel giorno dei funerali di un uomo assassinato della violenza della polizia che si manifesta soprattutto verso le persone di colore.

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 Donald Trump si scatena su Twitter nel giorno dei funerali di George Floyd a Minneapolis. E il senso delle sue parole è fin troppo chiaro: “Avrei dovuto lasciare che la polizia facesse il proprio lavoro e mandare la Guardia Nazionale il primo giorno, non il quarto!”. Parole pesanti come macigni a commento di un video che il presidente ha ritwittato, ma chi lo ha postato, ha scritto così: “Minneapolis, sembrano le conseguenze di una guerra”.

Il capo di stato e candidato repubblicano alla corsa elettorale che si concluderà il 3 novembre, inizia ad annaspare nei sondaggi, contro Joe Biden capofila in pectore per il fronte democratico.
Ma ormai i nemici per Trump non sono soltanto nelle fila dem. Anche al Pentagono è lunga la lista di generali, nonchè uomini di spicco del Grand Old Party.

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E per questo Trump torna all’attacco – a pochi minuti dalle esequie di Floyd – dell’ex capo del Pentagono James Mattis, che lo aveva accusato di minare la costituzione invocando l’uso dell’esercito contro le proteste per la morte dell’afroamericano ucciso dalla polizia. “Mattis è stato uno dei generali più sopravvalutati del nostro Paese. Ha parlato un sacco ma non ha mai ‘portato a casa la pagnotta’. È stato terribile! Un giorno racconterò la vera storia su di lui e su altri, sia buoni che cattivi!”.

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