Mariann Budde, vescovo espiscopale di Washington e pastore della Chiesa di St. John, la storia chiesa dei presidenti americani, è furibonda: “Permettetemi di essere chiara. Il presidente ha usato una Bibbia, il testo più sacro della tradizione giudaico-cristiana, e una delle chiese della mia diocesi come sfondo, senza permesso, per un messaggio antitetico rispetto agli insegnamenti di Gesù e contrario a tutto ciò per cui si batte la chiesa”, le parole della donna. “E per fare questo, ha fatto ricorso all’uso di lacrimogeni da parte di agenti che in tenuta antisommossa hanno allontanato le persone dal prato della chiesa. Il presidente non ha pregato quanto è venuto a St. John’s, né ha fatti riferimento all’agonia del nostro paese in questo momento. Sono disgustata, non credo ai miei occhi. Voglio che il mondo sappia che noi, della diocesi episcopale di Washington, seguendo Gesù e il suo amore, prendiamo le distanze dal linguaggio incendiario del presidente”, ha aggiunto.
Trump ha infatti ordinato che la polizia utilizzasse i lacrimogeni contro alcuni manifestanti pacifici, per poi andare a farsi una foto davanti alla Chiesa, con la Bibbia in mano, e dicendo che ‘Dio è amore’.
Tear gassing and rubber bullets to clear the White House protests half an hour before curfew. #protests2020 #blacklivesmatter #JusticeForGeorgeFloyd #dcprotests pic.twitter.com/3I2AxGphFY
— Michael Galant (@michael_galant) June 1, 2020
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