Luttwak contro la liberazione di Silvia Romano: "Chi va in zone a rischio non deve essere salvato"

Il politologo suggerisce la linea dura: "Il governo italiano non deve assumersi nessuna responsabilità per quelli che anche avvertiti vanno in aree pericolose"

Edward Luttwak
Edward Luttwak
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11 Maggio 2020 - 19.25


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Ha dato voce alla pancia reazionaria: quella degli States che davanti fanno i feroci e poi a dire il vero quando c’è da trattare trattano.
“Serve una procedura per chi va nei paesi a rischio”, il governo italiano non deve assumersi la responsabilità per chi rifiuta di partire in caso di pericolo.
A dirlo è il politologo Edward Luttwak, in un commento sulla liberazione di Silvia Romano.
“E’ venuto il momento di istituire una procedura per gli italiani che vanno in paesi a rischio – afferma in una telefonata dagli Stati Uniti – devono registrarsi presso il consolato più vicino se vogliono mantenere i loro diritti di cittadini. Se il consolato li avvisa che la zona è diventata pericolosa loro devono evacuare. Bisogna notificarlo anche alle loro organizzazioni, ai genitori se sono minorenni”.

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Se, dopo la notifica, uno non parte, allora “il governo italiano non deve assumersi nessuna responsabilità”, afferma Luttwak, ricordando che l’Italia ha messo fine ai rapimenti sul suo territorio con il blocco dei beni delle famiglie delle vittime.

“Come tutti sanno – sottolinea – pagare i riscatti è una cosa rifiutata da molti governi”.

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Edward Luttwak è lo stesso che gli investitori in Italia hanno più paura dei magistrati che della mafia. Per inquadrare meglio il personaggio.

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