Nel Brasile del negazionista Bolsonaro le nuove fosse comuni di Manaus scuotono le coscienze

Il cimitero di Parque Tarumã a Manaus è diventato emblema della pandemia Covid-19. Le sepolture dopo l'inizio della pandemia sono triplicate.

Fosse comuni per i morti di coronavirus a Manaus
Fosse comuni per i morti di coronavirus a Manaus
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1 Maggio 2020 - 16.40


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Il fascista al òpotere, Bolsonaro, ancora nega e spinge perché nulla sia chiuso. Per lui gli affari dei suoi amici vengono prima della vita dei brasiliani.
E così dal Brasile, paese con il più alto tasso di vittime e casi confermati in America Latina, continuano a fare impressione le immagini dell’ampliamento cimiteriale di Vila Formosa, a San Paolo, così quelle scattate dall’alto al cimitero di Parque Tarumã a Manaus, emblema della pandemia Covid-19.
“Una misura necessaria per far fronte alla domanda di sepolture” l’hanno definita le autorità brasiliane.
Ed infatti moltissime persone vengono sepolte nelle fosse comuni create appositamente nei cimiteri cittadini. 
Un inviato del Guardian ha riferito che sabato sono state seppellite 98 persone, domenica altre 140. La media pre-coronavirus si aggirava intorno alle trenta persone al giorno.
La disperazione tra i cittadini è evidente e le stesse autorità cittadine chiedono aiuti internazionali. Il sindaco Arthur Virgílio ha dichiarato al quotidiano britannico: “Non siamo in stato di emergenza, ma ben oltre. È un totale disastro… come un paese in guerra – e che ha perso”.

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