Trump: "Basta fondi all'Oms, sul coronavirus ha fallito"

"Ha insabbiato la verità. I suoi errori sono costati molte vite umane" tuona il presidente.

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15 Aprile 2020 - 07.15


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Mentre gli Usa contano altri 2.228 morti per coronavirus in sole 24 ore, Donald Trump sospende i finanziamenti Usa all’Organizzazione Mondiale della Sanità, in attesa di un attento esame su come l’agenzia Onu per la salute ha gestito la pandemia di Covid-19. Una decisione su cui rimane un qualche alone di mistero, perché non è comunque chiaro quando i pagamenti americani all’Oms saranno sospesi o quanta autorità Trump abbia esattamente per prendere questa decisione, visto che sono autorizzati dal Congresso.  La sospensione sarà valida per un periodo tra i 60 ed i 90 giorni, ma non è ancora chiaro se gli Stati Uniti se fisseranno condizioni per la ripresa dei versamenti. I democratici criticano il presidente, accusandolo di voler scaricare i suoi fallimenti sull’Oms: “Nel mezzo di una pandemia globale Trump vuole fermare i finanziamenti all’organizzazione incaricata di combattere le pandemie”, attacca il Democratic National Committee.

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La decisione di Trump era nell’aria da giorni, era stata in qualche modo preannunciata dallo stesso presidente, ed arriva nel pieno delle critiche per la sua gestione dell’emergenza e soprattutto per i suoi ritardi. Critiche alle quali il presidente americano risponde prendendo di mira l’Oms e “i suoi errori che sono costati molte vite umane. Ha fallito nei suoi compiti di base e deve essere ritenuta responsabile”, tuona Trump dal Giardino delle Rose della Casa Bianca intervenendo al briefing della task force contro il coronavirus.

Un briefing monopolizzato da The Donald, che stavolta non ha lasciato la parola agli esperti presenti. “L’epidemia poteva essere contenuta alla sua origine con pochi morti. Si sarebbero salvate migliaia di vite e si sarebbero evitati danni economici”, attacca il presidente Usa riferendosi agli errori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, definita filo-cinese tanto da accettare passivamente i dati forniti da Pechino. “Ha gestito male e insabbiato” la diffusione del coronavirus, prosegue Trump. “Una delle decisioni più pericolose e costose dell’Oms è stata la sua opposizione alle restrizioni ai viaggi dalla Cina e da altri Paesi”, dice il tycoon che da tempo rivendica la sua decisione di chiudere i confini come decisiva nella lotta al coronavirus.

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Trump ha poi confermato la volontà di riaprire al più presto gli Stati Uniti, dicendo che i piani sono in via finalizzazione e alcuni Stati potrebbero riaprire già prima del 1° Maggio. Ieri Anthony Fauci, superesperto del pool scientifico americano contro il Covid-19, in questi giorni più volte in contrasto con il presidente, ha detto che per alcuni Stati pensare di riaprire prima di maggio è “oltremodo ottimistico”. 

Il presidente è poi tornato sull’altro fronte di battaglia interno, quello con i governatori, in particolare con Andrew Cuomo nello Stato di New York. Dopo la rivendicazione del suo potere assoluto di decisione sulla riapertura, stavolta Trump è più conciliante: “Sentirò tutti e cinquanta i governatori”, dice elencando anche le molte aziende americane con cui si confronterà per la riapertura del Paese: da Apple a Google, da Goldman Sachs a JP Morgan, ma saranno contattate anche le associazioni sportive e quelle religiose. Da Washington arriveranno le linee guida e poi sarà insieme ai governatori che si decideranno le riaperture nei singoli Stati. “L’economia tornerà a volare e Wall Street raggiungerà nuovi record” assicura Trump, che ha fretta di ripartire per non disperdere i risultati economici del suo mandato presidenziale, proprio alla vigilia della corsa per la rielezione.

La reazione della speaker della Camera è di indignazione contro la “reazione da incompetente” di Donald Trump, è un disastro che mette a rischio le vite degli americani. E’ debole, un leader scarso che non si assume responsabilità. Un debole che scarica le colpe sugli altri”. scrive Nancy Pelosi in una lettera inviata ai democratici alla Camera.

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“Non è il momento di ridurre le risorse per le operazioni dell’Oms o di qualsiasi altra organizzazione umanitaria nella lotta contro il coronavirus” commenta il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Ora è il momento dell’unità – ha aggiunto – e perché la comunità internazionale lavori insieme in solidarietà per fermare questo virus e le sue conseguenze dirompenti”.

Anche Bill Gates scende in campo contro la decisione del presidente. “Interrompere il finanziamento all’Oms durante una crisi sanitaria mondiale è pericoloso proprio come sembra”, ha scritto su Twitter il fondatore di Microsoft.
“Il loro lavoro sta rallentando la diffusione del Covid-19 e se il loro lavoro si interrompe nessun’altra organizzazione potrà rimpiazzarli. Il mondo ha bisogno dell’Oms come non mai”.

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