Salvini torna a ventilare l'uscita dall'Europa: sconfitto il virus ne riparleremo
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Salvini torna a ventilare l'uscita dall'Europa: sconfitto il virus ne riparleremo

Ieri intanto sono arrivate le scuse della Presidente della Commissione UE von der Leyen: "Italia, adesso non sei sola"

Matteo Salvini
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3 Aprile 2020 - 11.58


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I leader dei 27 Paesi membri, dopo il muro contro muro nell’ultimo vertice, cercano una mediazione sul piano che dovrà arginare gli effetti negativi sull’economia dell’emergenza coronavirus ma Matteo Salvini scalpita per continuare a ventilare l’ipotesi uscita dall’Europa. Una cosa abbastanza ridicola visto che senza la Ue economicamente non ne usciremo vivi. Ma l’ex ministro dell’Interno che invidia il potere dittatoriale di Orban invece cavalca l’Italexit senza fermarsi a riflettere che se non ci fosse una comunità europea saremmo già falliti da molto tempo.

Così mentre si lavora per ricucire la spaccatura tra il blocco (composto da 9 nazioni) guidato dalla Francia, con al fianco l’Italia, e quello dei Paesi nel nord, guidati da Germania e Olanda, irremovibili per ora sulla linea del rigore. Un braccio di ferro che ha spinto Salvini, nelle scorse ore, a tirar fuori dal cassetto un suo vecchio cavallo di battaglia, rimettendo sul tavolo l’ipotesi dell’Italexit. 
 “A virus bloccato si dovrà parlare di Europa, del futuro dell’Europa, di futuro dell’Italia in Europa. Sembra ormai evidente a tutti e chiaro a tutti che ogni singolo Paese sta reagendo per conto suo e aiutando la sua gente con le sue forze, senza che da Bruxelles o Berlino, o da Parigi o Amsterdam arrivino risorse o inizative. Ne parleremo virus sconfitto, olra la priorità è salvare vite”. Lo ha detto ai microfoni di TeleLombardia il segretario della Lega, rispondendo alla domanda di un’ascoltatrice che chiedeva che l’Italia esca dall’Europa. “Ogni anno dall’Italia vanno nelle casse di Bruxelles 5 miliardi di euro in più rispetto a quelli che tornano indietro. Ora che c’è l’emergenza in concreto non è arrivato indietro nulla”.

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Proprio ieri, infatti, sono arrivate le “scuse” della Presidente della Commissione UE von der Leyen sulla gestione europea dell’emergenza coronavirus in una lettera inviata a la Repubblica: “Oggi l’Europa si mobilita al fianco dell’Italia, ma va riconosciuto che nei primi giorni della crisi, di fronte al bisogno di una risposta comune, in troppi hanno pensato solo ai problemi di casa propria”, ha scritto aggiungendo che oggi “l’Europa ha cambiato passo”, mostrandosi solidale.

Un intervento arrivato con ritardo, ma comunque sostanzioso e concreto, come ha tenuto ha ribadire. “Ad oggi l’Ue, e cioè le istituzioni europee e gli Stati membri, hanno mobilitato 2.770 miliardi di euro. E’ la più ampia risposta finanziaria ad una crisi europea mai data nella storia”, ha precisato. Per aiutare i Paesi più colpiti dal coronavirus come Spagna e Italia la Commissione europea conferma la proposta di un fondo anti-disoccupazione SURE, “che potrà mobilitare 100 miliardi di crediti, sulla base di garanzie messe a disposizione dagli Stati membri, per 25 miliardi. L’iniziativa sarà presentata all’Eurogruppo e confido che sarà adottata velocemente”, ha ribadito Von der Leyen.

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Usare ogni mezzo a disposizione per rispondere all’emergenza: questo, insomma, il concetto che ora la Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen si affretta a scandire ad ogni occasione, secondo la quale il prossimo bilancio Ue 2021-2027 “dovrebbe essere il nostro piano Marshall perchè la Ue possa avere un ruolo cruciale per la ripresa economica”. 

 

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