Il coronavirus arriva in Brasile e Bolsonaro sottovaluta i rischi: "C'è isteria..."

Nel Paese ci sono 291 casi confermati e quattro decessi sospetti. La città di San Paolo e lo stato di Rio de Janeiro hanno dichiarato lo stato di emergenza e il presidente li ha criticati

Jair Bolsonaro
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18 Marzo 2020 - 17.23


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Gli estremisti di destra li fanno con lo stampino. Oltre al razzismo l’imperativo è quello di negare i cambiamenti climatici e poi di sottovalutare, fino a quando possono, la pericolosità di questa pandemia.
In Brasile si registra il primo decesso per coronavirus e il presidente Jair Bolsonaro critica la mobilitazione delle grandi città del Paese contro la diffusione dell’epidemia parlando di “una certa dose di isteria”.
La prima vittima è un uomo di 62 anni di San Paolo, che soffriva di ipertensione e diabete. Attualmente nel Paese ci sono 291 casi confermati e quattro decessi sospetti.
Al momento dell’annuncio del primo morto per coronavirus la città di San Paolo e lo stato di Rio de Janeiro hanno dichiarato lo stato di emergenza e una serie di misure per combattere la diffusione del virus. Misure che Bolsonaro ha giudicato troppo drastiche e che potrebbero impattare “sull’economia”.
Il presidente brasiliano ha annunciato ieri sera che il governo chiederà al Parlamento di riconoscere lo “stato di calamità pubblica” fino alla fine dell’anno per aumentare la spesa pubblica per la “sanità e i lavoratori brasiliani”.
Negativo al secondo test sul coronavirus
Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha annunciato il responso negativo del secondo test per coronavirus a cui si è sottoposto dopo che un suo stretto collaboratore Fabio Wajngarten ha contratto il virus. “Informo che il mio secondo test per il Covid-19 è negativo”, ha scritto su Twitter.
Ieri il Brasile ha registrato il primo decesso per coronavirus a San Paolo. I casi di contagio confermati nel Paese sono 291.

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