La Svizzera dichiara l'emergenza Coronavirus: tutto chiuso fino al 19 aprile
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La Svizzera dichiara l'emergenza Coronavirus: tutto chiuso fino al 19 aprile

Lo ha annunciato oggi il Consiglio federale che ha anche decretato la "situazione straordinaria". Eccezioni i negozi di generi alimentari e le strutture sanitarie.

Emergenza Coronavirus Svizzera
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16 Marzo 2020 - 17.07


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Prima è stata l’Italia e adesso a seguire tantissimi paesi hanno deciso di adottare misure severe per fermare la propagazione del coronavirus.
La Svizzera ha deciso che ristoranti, bar e negozi dovranno rimanere chiusi in tutto il  paese fino al 19 aprile. Uniche eccezioni i negozi di generi alimentari e le strutture sanitarie.

Lo ha annunciato oggi il Consiglio federale che ha anche decretato la “situazione straordinaria”.

Dalla mezzanotte di oggi, inoltre, saranno introdotti controlli anche alle frontiere con la Germania, l’Austria e la Francia. Per sostenere i Cantoni negli ambiti della sanità pubblica, della logistica e della sicurezza, il Governo ha autorizzato l’impiego di circa 8’000 militari.

«È ora che ci diamo tutti una mossa nella lotta contro il virus» ha detto Simonetta Sommaruga, presidente della Confederazione. E ha aggiunto: «Se uniamo le forze, possiamo, superare questo momento difficile». Così anche il ministro della sanità Alain Berset: «Non ci sono alternative».

Berset ha inoltre ricordato che tutte le misure sinora adottate hanno i seguenti obiettivi: la protezione della popolazione, in particolare le persone a rischio, e del sistema sanitario. «Restate a casa per evitare di ammalarvi» è l’appello lanciato in particolare ai cittadini a rischio.

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«Non dovete fare scorte» – Il consigliere federale Berset ha inoltre lanciato un appello a tutta la popolazione: «Non è necessario fare scorte d’emergenza di alimentari, perché il rifornimento di prodotti alimentari e medicinali è garantito». E  ha sottolinreato: «La vita continua, anche se più lentamente». La situazione – ha affermato ancora il ministro della sanità – è destinata a peggiorare ancora, «ma poi migliorerà».

Controlli alle frontiere – Per quanto riguardai controlli alle frontiere, così come avviene con il confine sud, i cittadini elvetici possono continuare a entrare nel nostro paese. Come pure lavoratori frontalieri. E anche chi deve attraversare il paese per raggiungere un’altra destinazione. Anche il trasporto merci è garantito. Lo ha spiegato la consigliera federale Karin Keller-Sutter, ministra della giustizia.

Il supporto dell’esercito – La ministra della difesa Viole Amherd ha detto che le strutture civili funzionano ancora: «Gli ospedali non sono ancora sovraccarichi e il rifornimento di prodotti alimentari è garantito, ma dobbiamo fare in modo che la situazione resti tale». L’esercito si è attivato per fornire supporto, in particolare al sistema sanitario. Ottocento militi sono già in servizio, di cui molti in Ticino. È comunque autorizzato l’impiego di 8’000 militi. Un intervento è possibile anche nel trasporto e nella distribuzione di prodotti alimentari, nel momento in cui l’infrastruttura civile non dovesse più essere sufficiente. Insomma, Amherd ha assicurato: «Siamo pronti a intervenire quando necessario». È dalla seconda guerra mondiale – ha ricordato – che l’esercito non viene mobilitato in questa misura.

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