Anche gli svizzeri fanno i 'furbetti': piste da sci affollate nononstante i divieti

Le norme del governo per frenare il Coronavirus riguardavano anche le discese. Ma tanti sono andati lo stesso. Le giustificazioni dei gestori: "Direttive di Berna poco chiare"

Piste da sci in Svizzera
Piste da sci in Svizzera
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16 Marzo 2020 - 18.25


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Non solo gli italiani fanno i furetti, Capita anche agli svizzeri che hanno la fama di essere ligi, puntuali e ordinati.
E invece nel fine settimana nonostante il Consiglio federale avesse emesso nuove direttive per frenare la diffusione del coronavirus in Svizzera, molti hanno affollato le piste da sci nonostante i divieti.
Infatti nonostante le indicazioni di Berna in molte zone della Svizzera, gli impianti di risalita sono rimasti attivi. Nel canton Berna diverse stazioni sono state incoraggiate all’apertura dalle dichiarazioni del presidente del governo bernese, Christoph Ammann. Per quest’ultimo, infatti, mantenere le distanze di sicurezza sulle piste è possibile, e così ha affermato che le stazioni avrebbero potuto decidere autonomamente come comportarsi.
Anche gli impianti sciistici Engelberg Titlis sono rimasti aperti.
Quasi 4.000 sciatori – stando al Ceo Norbert Patt – hanno usato le piste nella giornata di sabato. Il 25% in meno del solito, ha spiegato alla “Luzerner Zeitung”.
La situazione ha spinto le autorità a richiamare all’ordine le società interessate. Da parte loro le stazioni sciistiche si sono difese affermando di non aver avuto intenzione di agire nell’illegalità ma hanno accusato il governo di una comunicazione poco chiara.

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