Milwaukee, 51enne fa fuoco nella sua ex azienda: sette morti

L'uomo, che era stato licenziato da poco, si è poi tolto la vita dopo l'efferato gesto. Donald Trump si è espresso sulla vicenda parlando di un «assassino cattivo».

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27 Febbraio 2020 - 12.04


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A Milwaukee, nel Wisconsin, un uomo di 51 anni ha sparato all’interno del campus di Molson Coors, famosa azienda produttrice di birra, dalla quale era stato licenziato qualche tempo prima. Il bilancio è di sette morti, compreso l’autore dell’efferato gesto,che si è suicidato dopo la sparatoria. 

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L’allarme è scattato nel primo pomeriggio, quando la società ha inviato una email ai dipendenti mettendoli in guardia sulla presenza di un uomo armato nell’edificio 4 al secondo piano. La polizia è giunta sul posto poco dopo le 14.00 ora locale. Il campus è stato immediatamente isolato così come tutte le scuole in prossimità.

«Queste persone sono andate regolarmente al lavoro oggi, come tantissimi altri. Pensavano che al termine della giornata lavorativa sarebbero tornati a casa. Ma tragicamente non torneranno mai», ha affermato il sindaco di Milwaukee, Tom Barrett. 

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Si è soffermato sulla strage anche Donald Trump, aprendo la conferenza stampa sul coronavirus. Il presidente ha espresso le sue condoglianze e descritto l’aggressore come un «assassino cattivo».

 

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