Coronavirus in Italia, in Francia il sindaco di Mentone chiede più controlli alla frontiera
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Coronavirus in Italia, in Francia il sindaco di Mentone chiede più controlli alla frontiera

C'è un grande numero di turisti in quella zona e una misura del genere comprometterebbe già un settore in crisi a causa del Coronavirus

Frontiera di Mentone
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26 Febbraio 2020 - 09.18


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Con lo scoppio dell’epidemia di Coronavirus proprio a un passo dai loro confini, i francesi guardano all’Italia con preoccupazione. E c’è chi, come il sindaco di Mentone, cittadina francese posta al confine con la Liguria, ha chiesto al governo Macron l’attivazione di un piano sanitario che preveda maggiori controlli alle frontiere e rinforzo del cordone sanitario con l’Italia. 
Il turismo è sicuramente il settore più colpito dall’epidemia di Coronavirus, e si prospettano tempi duri per chi lavora in quel campo. Una misura del genere andrebbe a deteriorare ulteriormente la situazione, visto l’enorme numero di francesi e dei monegaschi che in questi giorni hanno preso d’assalto la Riserva Bianca per le settimane dello sci.
Il sindaco di Limone Piemonte (Cuneo), Massimo Riberi, ha convocato oggi la giunta per discutere proprio dei rapporti con i vicini francesi e invita al buonsenso: “Rimaniamo cauti e non creiamo allarmismo. Anche perché la gente, almeno qui, sta rispondendo con i piedi per terra: in questi giorni in cui Limone parla francese, con moltissimi ospiti in arrivo dalla Costa Azzurra, non ho visto una sola mascherina in paese. Certo, tutti ne parlano ma nessun straniero, a quanto mi risulti, ha deciso di andarsene per timore di un ipotetico contagio. Dunque atteniamoci alle indicazioni del Governo”. 
E un invito a fare squadra ed evitare polemiche sterili arriva anche dal presidente della Provincia Federico Borgna: “Non ho alcuna intenzione di creare una contrapposizione con il sindaco di Mentone. Mi tengo il mio: non c’è alcun motivo, ovviamente, perché i cittadini francesi non vengano da noi. Ci sono regole recepite a livello territoriale. A quelle atteniamoci”. 

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