E' peggio della Sars: in Cina 169 morti, oltre 7.700 contagiati
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E' peggio della Sars: in Cina 169 morti, oltre 7.700 contagiati

Il governatore della Provincia di Hubei, Wang Xiaodong, ha avvertito della grave carenza di forniture mediche.

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30 Gennaio 2020 - 08.13


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Il numero dei morti causati dal nuovo coronavirus è salito a 169. Lo riferisce il Governo cinese dopo altri 37 decessi nella provincia dell’Hubei, l’epicentro della malattia. È qui che sono stati confermati 1.700 nuovi casi di contagio, che si sommano ai circa 6.000 già accertati. 

Tutto questo mentre diversi governi stanno predisponendo voli di rientro dei connazionali da Wuhan, città focolaio dell’epidemia, Italia compresa. E mentre diversi grandi gruppi annunciano lo stop alle loro attività cinesi – da Toyota a Ikea, da Starbucks a McDonald, fino a tutte le maggiori compagnie aeree – alimentando le preoccupazioni sull’andamento dell’economia cinese. Tremano le borse asiatiche: l’azionario di Taiwan, che ha la Cina come principale partner commerciale, chiude a -5%. Anche Hong Kong e Tokyo registrano flessioni.

È però la situazione sanitaria quella che al momento preoccupa di più la Cina. Il governatore della Provincia di Hubei, Wang Xiaodong, ha avvertito che c’è una grave carenza di forniture mediche, non solo a Wuhan, ma anche nella città vicine. Il governatore ha aggiunto che mancano anche gli indumenti protettivi usa e getta. “È la prima cosa a cui penso la mattina quando mi sveglio”, ha detto in una conferenza stampa riportata dai media locali. Secondo il governatore, la situazione è così grave che alcuni tra il personale medico indossano impermeabili e sacchetti di immondizia monouso come copriscarpe per proteggersi.

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Riprende la produzione delle mascherine protettive in Cina, dove ormai sono introvabili per l’enorme richiesta. Il Giornale del Popolo, organo ufficiale del governo, ha fatto sapere che da lunedì 3 febbraio, primo giorno di lavoro superate le festività per il Capodanno lunare, riprenderà a pieno ritmo la produzione: fino alla fine di febbraio, ne verranno prodotte 180 milioni al giorno. L’obiettivo, scrive il quotidiano, organo del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese, è “colmare il divario tra domanda e offerta”.

Gli Usa invieranno i loro ”migliori esperti”, su invito della Cina, per collaborare alle ricerche sul coronavirus, ha annunciato il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow. “Stiamo inviando in aiuto i nostri migliori esperti del Centro di controllo per la prevenzione della malattie”, ha dichiarato ai giornalisti, precisando che gli esperti Usa sono stati invitati dalla Cina a lavorare insieme all’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) nella ricerca di una cura.
Nei giorni scorsi il presidente, Donald Trump, aveva offerto alla Cina e all’omologo Xi Jinping “ogni aiuto necessario”: “i nostri esperti sono straordinari”, ha assicurato Trump in un tweet. 

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