Bambini migranti malati abbandonati senza cure: la denuncia di Medici Senza Frontiere
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Bambini migranti malati abbandonati senza cure: la denuncia di Medici Senza Frontiere

Succede a Lesbo, nel campo di accoglienza di Moria: "Vediamo molti bambini colpiti da malattie costretti a vivere in rifugi di fortuna, in condizioni orribili e antigieniche"

Una madre a Lesbo con la figlia malata
Una madre a Lesbo con la figlia malata
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23 Gennaio 2020 - 16.11


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Medici Senza Frontiere scrive sul suo sito di una situazione drammatica nel campo di Moria sull’isola di Lesbo, in Grecia, dove il governo “sta deliberatamente negando ad almeno 140 bambini con malattie croniche, complesse e potenzialmente mortali la possibilità di ricevere cure mediche”. 
L’associazione manda un appello al governo greco: “evacuare tutti i bambini gravemente malati sulla terraferma, in Grecia o all’interno dell’Unione europea, dove possono ricevere le cure necessarie”. 
“Vediamo molti bambini colpiti da malattie, come gravi problemi di cuore, diabete o asma, costretti a vivere in rifugi di fortuna, in condizioni orribili e antigieniche, senza accesso a cure mediche specialistiche e ai farmaci di cui hanno bisogno. MSF sta discutendo con le autorità greche sul trasferimento dei bambini che necessitano cure mediche urgenti ma, nonostante siano stati esaminati alcuni casi, ancora nessuno ha lasciato l’isola. La riluttanza del governo greco a trovare una soluzione rapida e sistemica per questi bambini, compresi alcuni neonati, non è solo vergognosa ma rischia anche di determinare danni irreparabili al loro stato di salute, se non di condurli addirittura alla morte” afferma Vittoria Zingariello, responsabile del team degli infermieri. 
La decisione della Grecia risale al luglio 2019, quando è stato revocato l’accesso all’assistenza sanitaria pubblica ai richiedenti asilo e alle persone senza documenti che arrivano nel paese, lasciando oltre 55.000 uomini, donne e bambini senza possibilità di cura. Dall’anno scorso, i bambini con malattie croniche lasciati senza una cura sono stati 270. “Non siamo in grado di fornire trattamenti specialistici per queste patologie, che d’altronde non trovano risposte adeguate neanche presso l’ospedale pubblico sull’isola di Lesbo, incapace di assistere un numero così elevato di pazienti, oltre a non disporre di alcuni servizi specializzati” scrive l’associazione. “Negli ultimi quattro anni, abbiamo più volte denunciato la tragedia umana in corso a Moria, creata deliberatamente dalle politiche di contenimento dell’Europa. La situazione attuale evidenzia, ancora una volta, come l’accordo UE-Turchia del 2016 stia creando sofferenze inutili e mettendo in pericolo molte vite. Bambini, donne e uomini stanno pagando il prezzo ingiusto delle politiche migratorie basate sulla deterrenza. Negare ai bambini che soffrono di gravi malattie l’accesso alle cure mediche, è solo l’ultima misura cinica che va oltre ogni immaginazione” concludono. 

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