Dopo il sì di Sarraj a Conte anche Haftar accetta il cessate il fuoco
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Dopo il sì di Sarraj a Conte anche Haftar accetta il cessate il fuoco

Sarraj aveva accettato di accogliere "l'iniziativa di Russia e Turchia per la tregua", ma a patto che Haftar si fosse ritirato. Il cessate il fuoco è una grande concessione, che non era scontata

Haftar e Conte
Haftar e Conte
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12 Gennaio 2020 - 09.16


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Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, ha accettato il cessate il fuoco. Lo ha annunciato il portavoce dell’Esercito nazionale libico, Ahmed al Mismari, che ha aggiunto che ‘una dura rappresaglia verrà attuata contro chi non la rispetterà’. 
Ed è una vittoria diplomatica per Giuseppe Conte, che proprio ieri ha incontrato il presidente libico al Sarraj a Palazzo Chigi, il quale ha accettato di accogliere “l’iniziativa di Russia e Turchia per la tregua”, ma a patto che Haftar si ritiri. Nonostante Haftar non si sia ritirato, ha comunque fatto un’importante concessione che non era affatto scontata. 
Sul fronte diplomatico ieri è stata una giornata di fuoco: mentre Conte incontrava Sarraj a Roma (cercando, e sembra esserci riuscito, di rimediare alla gaffe della scorsa settimana, quando ha cercato – fallendo – di mettere Haftar e Sarraj nella stessa stanza), Angela Merkel a Mosca incontrava Vladimir Putin. 
In ogni caso, a sorpresa, l’intervento di Conte è apparso decisivo, tanto che il premier non nasconde la sua soddisfazione: “Le forze di Haftar hanno accettato il cessate il fuoco: è il primo passo per perseguire una soluzione politica. Ancora tanta strada da percorrere, ma la direzione è quella giusta”. 

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