Una ex portavoce fa causa a Trump: "Discriminata perché incinta"
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Una ex portavoce fa causa a Trump: "Discriminata perché incinta"

A.J. Delgado ha denunciato di essere stata discriminata e marginalizzata dopo aver comunicato di essere incinta subito dopo la vittoria elettorale nel 2016. Il caso al tribunale federale di New York

A.J. Delgado con Donald Trump
A.J. Delgado con Donald Trump
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24 Dicembre 2019 - 17.29


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Sessimo e misoginia? Vediamo: una ex portavoce della campagna di Donald Trump, A.J. Delgado, ha fatto causa al presidente affermando di essere stata discriminata e marginalizzata dopo aver comunicato di essere incinta subito dopo la vittoria elettorale nel 2016.

Nel ricorso presentato ieri al tribunale federale di New York si citano non solo Trump e la sua campagna, ma anche l’ex portavoce della Casa Bianca Sean Spice, l’ex capo dello staff Reince Priebus e l’ex stratega Steven Bannon.
Sarebbero stati loro, quando erano alla guida della squadra di transizione alla Casa Bianca dopo alla vittoria, ad aver “tolto tutte le responsabilità ed incarichi” a Delgado dopo l’annuncio della gravidanza. “La ricorrente immediatamente ed inspiegabilmente smise di ricevere mail ed altre comunicazioni anche riguardo a progetti su cui stava lavorando – si legge ancora nel ricorso – fu esclusa dalla partecipazione alla preparazione dell’Inaugurazione anche se formalmente faceva ancora parte del team della comunicazione”.
Nel ricorso si fa anche riferimento al fatto che la donna sostiene che il padre del bambino, che è nato nel luglio del 2017, sarebbe Jason Miller, allora alto funzionario, sposato, della squadra di comunicazione di Trump ed ora uno dei suoi principali consiglieri alla Casa Bianca. Lo scorso anno Miller aveva denunciato per diffamazione il sito Splinter che aveva pubblicato la storia della contestata paternità. Un giudice federale non gli ha dato ragione, ma Miller ha presentato ricorso in appello.

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