Ha difeso i crimini del colonialismo: guida licenziata dal museo dell'Africa Bruxelles
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Ha difeso i crimini del colonialismo: guida licenziata dal museo dell'Africa Bruxelles

Il caso sollevato da una studentessa di storia nell’Università di Anversa che aveva denunciato gli atteggiamenti e i discorsi razzisti dell'uomo

Museo reale dell'Africa centrale di Bruxelles
Museo reale dell'Africa centrale di Bruxelles
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24 Dicembre 2019 - 15.42


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Potenza del razzismo che ormai è nel dna di molti: il Museo reale dell’Africa centrale di Bruxelles ha interrotto ogni collaborazione con una guida turistica che nei giorni scorsi era stata accusata di aver avuto atteggiamenti razzisti durante una visita del museo.
 Lo riportano i media belgi, che negli ultimi giorni avevano raccontato la denuncia su Twitter di una studentessa di storia nell’Università di Anversa, secondo la quale la guida del museo aveva utilizzato espressioni razziste e difeso il colonialismo belga in Africa che si è macchiato nella sua storia di numerosi crimini..

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n base a quanto affermato dalla studentessa, la guida avrebbe anche raccontato al gruppo di visitatori la storia di sua suocera che aveva un ragazzino (‘boy’) in Congo, “che una volta a settimana aveva il diritto di mangiare a tavola con loro”.


Inoltre la guida, il cui nome non è stato rivelato, si sarebbe lamentata perché, in quanto uomo bianco, era stato difficile ottenere un contratto con il Museo dell’Africa, riaperto lo scorso anno dopo un profondo restauro.

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L’uomo lavorava come guida del museo da circa sei mesi, durante i quali aveva effettuato circa 70 visite.

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