Un manifesto elettorale centrato sulla promessa (già fatta) di attuare la Brexit senza altri rinvii, ma anche sulla volontà di rappresentare un’alternativa agli antipodi del Labour di Jeremy Corbyn, bersaglio di attacchi senza quartiere.
È la piattaforma del Partito conservatore britannico in vista del voto politico del 12 dicembre, anticipata da Boris Johnson sul Daily Telegraph a poche ore dal lancio ufficiale di oggi.
A Corbyn il premier Tory imputa d’odiare i ricchi e l’economia di mercato e d’impersonare una svolta di estrema sinistra ai limiti dello stalinismo. «La tragedia del moderno Partito laburista sotto Jeremy Corbyn – accusa – è che detesta la spinta verso il profitto in modo talmente viscerale da puntare il dito contro singoli individui con un’invidia, uno spirito vendicativo che non si vedevano da quando Stalin perseguitò i kulaki».
Per il resto BoJo insiste sull’uscita immediata dall’Ue come un passo fondamentale per assicurare il rispetto del referendum del 2016 e permettere al Paese di guardare avanti. Mentre invita a non votare candidati pro Remain in nessun collegio.
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