Le fonti curde dell’Agenzia di Anha segnalano che un gruppo di mercenari jihadisti filoturchi sono stati aiutati dalle forze turche a infiltrarsi nella città di Ain Issa, punto di confine controllato dai curdi e vecchia roccaforte dell’Isis per liberare alcuni prigionieri dello Stato islamico.
A quanto pare sono riusciti nell’intento: le milizie delle Forze Siriane Democratiche (Sdf) si sono scontrati con questi mercenari ma questi, grazie anche a un incendio nel campo dove erano rinchiusi i prigionieri Isis, sono riusciti a fuggire.
Un’altra notizia: sempre a Ain Issa, le forze russe e quelle del regime di Assad stanno conducendo un pattugliamento di controllo.
I carri armati russi sono una protezione per il popolo curdo contro l’offensiva della Turchia. Di fatto, ad oggi solo la Russia e le forze di Assad sono intervenute nella difesa di curdi, anche se – come temono le Ypg e le Sdf – probabilmente questo aiuto sarà pagato a caro prezzo con il reintegro del Rojava sotto l’influenza del regime siriano.
Il video dei jihadisti
Subito dopo i jihadisti sostenuti dalla Turchia hanno messo in rete un video nel quale si vedono i filo-turchi a trasportare i prigionieri dell’Isis e le loro famiglie fuggiti della prigione.
Nel video si vede perfino un miliziano dell’Isis armato.
Die von der Türkei unterstützten Dschihadisten helfen beim Transport von geflüchteten ISIS-Häftlingen und ihren Familien im Nordosten Syriens. Beachten Sie die Person hinter ihm in ISIS Uniform.
… pic.twitter.com/vt6TPCWJep— BOZAN KARAO / بـــوزان كرعو (@aylavbozan123) October 16, 2019