Germania e Lussemburgo dopo l'arresto di Carola: "Basta criminalizzare chi salva vite"

Il ministro degli Esteri Heiko Mass: "Salvare le vite umane è un dovere umanitario". Il suo collega Jean Asselborn si rivolge a Moavero.

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29 Giugno 2019 - 15.27


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Carola Rackete è tedesca . E tanti sindaci tedeschi avevano pubblicamente offerto alle autorità italiane la disponibilità di prendere subito i migranti.
Invece Capitan Nutella ha deliberatamente portato la situazione alle estreme conseguenze spingendo la Sea Watch ad assumersi le responsabilità di non rispettare gli ordini e tentare di far approdare migranti allo stremo.
In Germania lo sano perfettamente. E sanno perfettamente che la sceneggiata padana ha un motivo bene preciso.


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E da Berlino sono arrivate le bordate: “Salvare le vite umane è un dovere umanitario. Soccorrere vite umane in mare non può essere criminalizzato. Tocca alla giustizia italiana ora chiarire le accuse”.
Parole del ministro degli Esteri della Germania Heiko Mass, riferendosi all’arresto a Lampedusa del capitano della Sea Watch, Carola Rakete.

L’appello dal Lussemburgo

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Carola Rackete sia rimessa in libertà. E’ l’appello che rivolge all’Italia il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn. In un post su Facebook indirizzato all’ “amico” e collega Enzo Moavero Milanesi, Asselborn scrive che “salvare vite è un dovere e non può mai essere un reato o un crimine. Non farlo, al contrario, lo è”.

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