Un assassinio fatto solo per compiacere Trump e trasformare il Messico in uno stato complice: una ragazza di 19 anni di El Salvador è stata uccisa con colpi di arma da fuoco dalla polizia messicana mentre era in viaggio verso il confine con gli Stati Uniti per chiedere asilo.
L’episodio – riferito dai media Usa – è avvenuto a soli cinque giorni dalla firma dell’accordo tra Stati Uniti e Messico per fermare il flusso di migranti.
Secondo il Washington Post, la sparatoria nella quale è rimasta uccisa Maria Senaida Escobar Cerritos nello stato messicano di Veracruz è oggetto di due inchieste governative. Cerritos voleva riunirsi con il padre che vive a Santa Cruz, in California.
Un uomo che era con lei ha raccontato che la polizia ha inseguito il veicolo dove erano stati portati di nascosto dopo aver oltrepassato un checkpoint.
Gli agenti hanno iniziato a sparare prima da dietro, e poi attraverso il parabrezza e la ragazza, seduta sul sedile del passeggero, è rimasta uccisa. “Poi sono andati via e ci hanno lasciati lì”, ha detto al Wp il testimone, Roberto de Paz. “Sapevamo che il viaggio comportava dei rischi – ha commentato invece il padre della teenager, Escobar Lainez – Ma non abbiamo mai pensato che la polizia messicana potesse uccidere mia figlia”.
La polizia messicana spara all'impazzata contro i migranti: uccisa una ragazza
Maria Senaida Escobar Cerritos, 19 anni, cercava di raggiungere il padre in California. La macchina sulla quale viaggiava è stata crivellata di proiettili. Aperte due inchieste.
21 Giugno 2019 - 16.04
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