Salvini racconta la realtà a rovescio: "La Sea Watch sta sequestrando i migranti"

Il ministro e fonti del Viminale parlano di 'sofferenze inflitte ai naufraghi dalla Ong'. Il vero scandalo è risporlare dal carnefice. Quanto alle inutili sofferenze pensiamo alla Diciotti e no solo

Sea Watch
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13 Giugno 2019 - 12.42


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Una bufala clamorosa alla quale, probabilente, non crede nemmeno chi la dice’SeaWatch non vuole portarli in Libia? Allora spieghi perché ha chiesto a Tripoli un porto sicuro. E perché, dopo la risposta positiva, ha atteso per ore davanti alla costa africana. Aveva il via libera allo sbarco, l’atteggiamento della SeaWatch sembra un vero e proprio sequestro di persona per motivi politici. Polemizza col Viminale sulla pelle degli immigrati”.

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Aveva prima detto il Viminale: “Inutili sofferenze per gli immigrati a bordo della SeaWatch: da ore – senza motivo – sono fermi in mezzo al Mediterraneo. La SeaWatch ha chiesto a Tripoli un Pos e ha ricevuto risposta positiva”. Lo fanno sapere fonti del Viminale, secondo le quali la nave con a bordo migranti “ha appena modificato la rotta dirigendosi verso la Tunisia anziché verso Sud. Si trova a 69 miglia da Zarzis, a 48 da Tripoli, a 124 da Lampedusa e a 176 da Malta”.
“C’è preoccupazione per le persone a bordo – spiegano le stesse fonti – tra cui alcuni bambini che potrebbero sbarcare al più presto come richiesto dalla stessa SeaWatch”.

Durissimo il ministro dell’Interno Matteo Salvini stamane sulla ong: “La nave illegale, dopo aver imbarcato 52 immigrati in acque libiche, si trova ora a 38 miglia dalle coste libiche, a 125 miglia da Lampedusa, a 78 miglia dalla Tunisia e a 170 miglia da Malta. Le autorità libiche hanno assegnato ufficialmente Tripoli come porto più vicino per lo sbarco. Se la nave illegale Ong disubbidirà, mettendo a rischio la vita degli immigrati, ne risponderà pienamente”.

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