Guaidò: "70 giovani uccisi in una settimana. Roma faccia la cosa giusta"
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Guaidò: "70 giovani uccisi in una settimana. Roma faccia la cosa giusta"

"Invito il sottosegretario agli esteri a informarsi, un'altra Libia qui non è possibile"

Guaidò: "70 giovani uccisi in una settimana. Roma faccia la cosa giusta"
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1 Febbraio 2019 - 08.45


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“Maduro ha perso il controllo del paese e la popolazione sta soffrendo. Ci sono 70 giovani assassinati in una settimana dal faes, le forze speciali di polizia, e 700 persone in carcere, 80 minorenni addirittura bambini”. E’ la denuncia di Juan Guaidó, il presidente dell’Assemblea nazionale autoproclamatosi in Venezuela capo dell’esecutivo, sulla situazione nel Paese, in un’intervista al Tg2.

“Evidentemente c’è una scarsa conoscenza di ciò che sta accadendo. Invito il sottosegretario agli esteri a informarsi, un’altra Libia qui non è possibile”, afferma Guaidò, rispondendo al Tg2 ad una domanda sulle parole di Manlio Di Stefano che, annunciando la contrarietà dell’Italia a riconoscerlo come leader venezuelano, ha invitato ad evitare “lo stesso errore fatto in Libia”. “Invitiamo l’Italia a fare la la cosa corretta perché i giorni qui si contano in vite che si perdono”, ha detto Guaidò sottolineando l’importanza del riconoscimento da parte dell’europarlamento.

Guaidó ha dichiarato di avere intenzione di sfidare un divieto posto dal governo organizzando l’invio dall’estero nel Paese di una grande quantità di aiuto umanitario. In una intervista con l’agenzia di stampa Ap, Guaidó ha indicato che si tratterà essenzialmente di medicine che saranno messe a disposizione da Nazioni della regione.

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L’iniziativa, ha aggiunto, sarà un “nuovo test” per i militari del Venezuela, che finora si sono schierati dalla parte del capo dello Stato, Nicolas Maduro. Guaidó ha quindi precisato che si tratterà di medicine essenziali per salvare la vita che sono scarse in Venezuela, e che giungeranno a diversi punti di frontiera dopo essere state caricate su navi di “Paesi amici. Non stiamo pensando solo agli Stati Uniti. E nei prossimi giorni annunceremo una coalizione globale che manderà aiuti in Venezuela”.
   

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