"Buffone, buu": gli studenti di Oxford contestano Beppe Grillo

Agli spettatori non sono piaciute le risposte di vaccini e Aids e i toni aggressivi del comico mentre eludeva le domande

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15 Gennaio 2019 - 08.35


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Il vento sta cambiando e siamo all’anticamera dei ‘Vaffa’ di ritorno: l’intervento di Beppe Grillo non è piaciuto agli studenti e ai docenti della Oxford Union Society, la storica istituzione inglese che organizza dibattiti con le migliori menti del pianeta e legata al prestigioso ateneo.
Il monologo dei grillini poi diventati  Movimento Cinque Stelle iniziato con un ingresso teatrale da bendato per concludersi però tra i fischi. Inutili i tentativi del diretto interessato di smorzare i toni mormorando “non siete cortesi”.
Invitato in quanto “uno dei politici più rappresentativi d’Europa” e accompagnato da un traduttore simultaneo, il fondatore di M5s ha portato avanti il suo monologo senza intoppi, affrontando diverse tematiche, dalla Brexit all’eccessivo numero di senzatetto avvistati per le vie di Oxford, senza risparmiare le bordate alla finanza.
I problemi sono iniziati nella seconda fase dell’incontro riservata alle domande. A prendere per primo la parola è stato il 21enne presidente della Oxford Union Society. Alle sue domande sulle scelte e le responsabilità del M5s come forza di governo, Grillo ha preferito non rispondere in modo preciso, fatto assolutamente inedito per gli inglesi. Inutili i tentativi dello studente di riproporre i quesiti.
I presenti sono rimasti tra il divertito e lo sconcertato per virare verso la contestazione quando si è toccata la posizione di Grillo sui vaccini: “Non sono contro in assoluto ma solo contro la loro obbligatorietà” ha detto. Ma anche su questo punto gli studenti non hanno gradito sostenendo con applausi il conduttore del dibattito che ribatteva punto su punto. Va ricordato che l’Università di Oxford è la più prestigiosa del Regno Unito e una delle principali al mondo per qualità degli studi. 
Identica situazione su altri temi come la difesa della democrazia rappresentativa e il dibattito interno al M5s: alla fine dalla platea sono partiti diversi “buu”, “buffone”, “patetico”, respinti dal mittente da Grillo con un “siete tosti” e un “non siete cortesi”.

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