Mandato d'arresto per Cesare Battisti: c'è il pericolo di fuga
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Mandato d'arresto per Cesare Battisti: c'è il pericolo di fuga

La richiesta di arresto di un giudice brasiliano è immediatamente esecutiva per evitare che fugga in vista di un'eventuale estradizione. Il legale dell'ex terrorista dei Pac: "l'ho saputo dai media, non commento"

Cesare Battisti
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14 Dicembre 2018 - 08.20


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“Cesare Battisti deve essere arrestato per evitare il pericolo di fuga in vista di un’eventuale estradizione”. Il nuovo corso del presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha avuto conseguenze immediate sulla vicenda dell’ex terrorista dei Pac di cui l’Italia chiede l’estradizione perché sconti l’ergastolo.
A ordinarne l’arresto di Battisti, con un provvedimento immediatamente esecutivo, è stato un magistrato del Supremo Tribunale Federale (Stf) brasiliano, Luis Fux. Il giudice ha invece chiesto una decisione collegiale, pur definendosi favorevole, sulla possibilità che Bolsonaro annulli la decisione del suo predecessore Lula da Silva sulla concessione dell’estradizione.
Formalmente, il giudice Fux ha revocato una misura a favore di Battisti, che lui stesso aveva concesso nell’ottobre dell’anno scorso. Lo ha fatto su richiesta della Procuratrice Generale, Raquel Dodge, per “evitare il rischio di fuga e assicurare una eventuale estradizione”, secondo un comunicato diffuso dalla stessa Procura.
Il Supremo tribunale federale si era già dichiarato a favore dell’estradizione di Battisti nel 2010, lasciando però l’ultima parola all’allora presidente Lula riguardo alla sua permanenza nel paese. Lula concesse all’italiano la residenza permanente in Brasile nelle ultime ore del suo mandato. Lo scorso 6 novembre Fux aveva presentato al Stf la sua relazione sul caso Battisti, chiedendo che sia esaminato in sessione congiunta da tutti i magistrati dell’alta corte.
I giudici devono decidere se un presidente può legalmente modificare una decisione presa da un suo predecessore. Il neopresidente eletto, Bolsonaro, ha assicurato molte volte – l’ultima ieri, ricevendo l’ambasciatore italiano in Brasile – che intende concedere l’estradizione di Battisti, che considera un “piccolo regalo” per il popolo italiano. Un atteggiamento che è stato molto apprezzato da Matteo Salvini.
I media brasiliani danno per scontato che i legali di Battisti presenteranno un ricorso contro la decisione di Fux. Ma l’ex terrorista dovrà aspettare la decisione in carcere. Al momento l’avvocato di Battisti si è limitato ad un “non comment” dopo aver precisato di non aver ancora avuto accesso agli atti del giudice: “l’ho saputo dai media”.
Battisti vive in Brasile dal 2009, e attualmente risiede a Cananeia, sulla costa dello stato di San Paolo. Nell’ottobre dell’anno scorso è stato arrestato a Corumbà, nello stato di Mato Grosso del Sud, mentre, secondo l’accusa, tentava di attraversare il confine boliviano con 6mila dollari e 1.300 euro non dichiarati. Liberato dopo tre giorni, è rimasto comunque sotto processo per esportazione illegale di valuta.

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